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Giorno #15 - Km 4280 - Cocaina nell'antivegetativa?

"Avete alcolici nella macchina?" chiede il doganiere turco. "No." Mente spudoratamente MaLa. Siamo fermi alla dogana da quasi un'ora, dopo aver viaggiato lentamente per le strade di montagna circondate da boschi che separano il paese dove siamo diretti da quello da cui veniamo, la Bulgaria. In cima alla salita, l'ultima frontiera dell'Europa è apparsa sguarnita. La guardiola abbandonata, il vetro impolverato serrato per sempre. Abbiamo proseguito e siamo arrivati alla seconda dogana. Siamo stati bloccati in maniera brusca, abbiamo spento la macchina e aspettato. Aspettato. Aspettato. Aspettato fino a quando un tipo giovane è arrivato e ci ha fatto delle domande. Dietro sua richiesta ho aperto il cofano, contenente tutto quello che ci servirà a Kas per la barca. Si è focalizzato sulla prima scatola a sinistra. "Cosa c'è qua dentro?" "Marmellate" risponde MaLa "Fatte in casa" preciso io "Sono per regalarle agli a...

Giorno #14 - Km 4030 - La scoperta dell'acqua calda

Finiamo la giornata nell'ultimo paese Bulgaro prima della Turchia. Il confine qui è un fiumiciattolo dalle pareti artificialmente scoscese, responsabile un tempo della lunga spiaggia bianca che si allunga verso sud, oltre la bandiera rossa con la mezzaluna che indica senza mezze misure dove l'Europa politica smette di coincidere con l'Europa geografica. Dall'una all'altra non si passa, a Rezovo: bisogna tornare indietro e allontanarsi dal mare per quasi cento chilometri prima di trovare una dogana percorribile in auto. Per arrivare qui abbiamo comunque dovuto mostrare i documenti alla polizia di frontiera locale, in un posto di blocco improbabilmente spuntato dal nulla sulla stradina rurale che serpeggia nel mezzo di una foresta. I poliziotti non parlano una parola di inglese, ma sorridono. C'è anche il sole, e abbiamo passato la Pasqua su un prato, io MaLa e una cagnetta randagia adottata per un'ora, con pane, salame, formaggio e vino. Il secondo giorno ...

Giorno #13 - Km 3850 - La Grecia si avvicina

Abbiamo dormito bene stanotte: in giro non c'era anima viva, e il rumore come di uno zombie sfiatato che starnutisce dietro la porta a intervalli regolari si è rivelato, ad una ispezione diurna, originato dal pozzetto di raccolta del bagno. Probabilmente lo zombie cercava di entrare da lì. La stanza ha spazio solo per un letto, una sedia e un'anta di armadio. Il soffitto segue l'andamento inclinato del tetto, e per accedere al citato armadio, all'angolo sulla parete di fondo, sbatto la testa. Lo cedo a MaLa e appoggio le mie cose sulla sedia, ai piedi del letto tra la porta e la finestra. Il pavimento è fatto da assi di legno sconnesse, ricoperte da una vecchia moquette color nulla. Scricchiola, ondeggiando pericolosamente, ad ogni nostro movimento. È stato meglio essere arrivati troppo stanchi per fare l'amore, ieri sera, o avremmo rischiato di non trovarci qui, stamattina. Ci saremmo trovati forse qui di fronte, fuori dalla finestra dall'altra parte della s...

Giorno #12 - Km 3590 - La finestra sul cimitero

Arriviamo a Eforie Nord a notte fonda. Abbiamo guidato per tutto il giorno attraverso la Transilvania e poi nell'infinita monotona pianura che dai Carpazi arriva fino a Costanza e al Mar Nero. Abbiamo mangiato male in un autogrill dopo aver avuto conferma che trovare un posto dove qualcuno sia disposto a farti cenare, da queste parti, è un'impresa impossibile. Abbiamo anche litigato tra di noi, per futili motivi, per nascondere la noia e la delusione. O forse per scacciare la spenta malinconia che ci assale non appena guardiamo fuori dal finestrino. Ma ora abbiamo fatto pace. All'apparenza. L'affittacamere è, anche stasera, gentile. Ci aspetta fino quasi a mezzanotte, ci fa vedere la stanza e sparisce nell'oscurità. Il luogo è perfetto per quello che ho in programma. Queste case basse costruite proprio sul bordo del cimitero sembrano per la maggior parte abbandonate, il che farà il mio gioco. In una delle soste pomeridiane sono entrato in una ferramenta e mi sono...

Giorno #11 - Km 3030 - Vorrei vedere qualcosa di bello, ora

Vorrei avere almeno un amico rumeno. Non un semplice conoscente, come ne ho incontrati: gente simpatica, modesta, onesta e gran lavoratrice, ma proprio un amico. Uno con cui sono stato almeno una volta in confidenza. Uno grazie al quale poter costruire la frase "Non ho niente contro i Rumeni, tanto che un mio caro, carissimo amico è rumeno, ma..." Ma non ne ho, e quindi anche se non ho niente contro nessuno dovrò descrivere le facce tristi di un popolo triste di un paese radicalmente triste rischiando di passare per un razzista, o un campanilista, o fate voi. Il che mi dispiace, perché non lo sono. Qualcuno mi ha detto, prima che arrivassi qui, che la Romania è un posto interessante da visitare. Sarei davvero curioso di sapere quali posti ha visitato. La capitale, forse, o il centro di qualcuna delle città più grandi. Uno o due famosi castelli della Transilvania. Io la sto attraversando tutta, dalla frontiera con l'Ungheria sopra Timisoara a Costanza, passando da...