Capita di entrare in un porto e di trovare degli amici. Magari prima non c'erano, o meglio: sì, erano lì in effetti, ma non erano ancora tuoi amici. Capita che dovevi rimanere un paio di giorni, il tempo di fare acqua, cambusa, gasolio, e poi partire per una traversata impegnativa. Pensi, dato che è più di un mese che navighi in questi luoghi ventosi, che sarà un attimo riprendere il mare. Poi ti trovi bene. La vita di banchina ti illanguidisce, la sveglia mattutina scivola lentamente verso il primo pomeriggio, i pranzi si succedono alle cene e le cene ai pranzi, chiacchieri, fai due passi, ti scambi racconti e consigli preziosi. I giorni diventano tre. Il quarto giorno tu partiresti, se non fosse che il meteo sembrerebbe non essere proprio quello ideale. Nel rimandare al quinto, comincia a sorgerti il dubbio che sia l'idea di prendere di nuovo il mare a metterti quest'ansia dietro la nuca. Di quelle che ti alitano sul collo e ti giri a guardare per vedere cos'