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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

La catena arrugginita

Eccomi a Egina, ormeggiato al solito posto, in teoria accanto al grande yacht a motore col marinaio con la frezza bianca e il comandante panciuto e flemmatico. Ieri, entrando, mi ci sono diretto immediatamente sapendo che lui non esce mai, che è ben ancorato e che mi avrebbe ridossato dal vento di NW che già cominciava a soffiare. Solo che stamattina c'era anche l'armatore, a mangiare bacon per colazione sulla sua “terrazza” affacciata sul lungomare ancora assonnato, e un'ora dopo, con mia somma sorpresa, lo yacht ha mollato le cime e ha preso il largo.  Alla mia sinistra c'era, ieri, una barca a vela anche lei vistosamente più grande di me. A bordo una coppia mediamente simpatica: nel senso che lei, affabile e sorridente, compensava la scontrosità di lui . L'ho spiata, a p r ua, sussurra re parole dolci all'orecchio del cane di bordo.   M i hanno svegliato stamattina facendo troppo rumore nel cercare di divellere la mia plancetta, sotto cui il maschio av