Questa volta scelgo la rotta facile, mi dico. Invece di farmela diretta da Cefalonia verso lo Stretto, sarebbe la quarta volta in due anni, salgo fino a Paxos, parto la mattina presto, e il pomeriggio successivo, dopo una sola notte di navigazione, mi fermo a riposare a Crotone. Una traversata pianificata con cura quasi maniacale. Compreso un rudimentale routing raffazzonato con il compasso aperto sulle 25 miglia (le mie 6 ore) e il tablet a scorrere le previsioni del vento. Prima mossa, quindi, spostarsi da Nidri e andare ad ancorarsi a Lefkas. Pare sia possibile farlo tra il marina e il molo comunale: lo accenna Heikell nel suo "Ionian", me lo ha confermato Giorgio a Messolonghi. Da lì, imboccherò il ponte alle 8 e andrò a passare la notte a Gaios. Notte un po' delicata, perché caratterizzata da un salto di vento da libeccio a maestrale che sembra tanto legato ad una saccatura. Un fronte temporalesco, insomma, anche se non è così immediato ricavarlo dalle c...