Passa ai contenuti principali

I MIEI LIBRI

Tre sono i libri in corcolazione a mio nome.
Il terzo - e momentanemante ultimo:


-----------------------------
Il secondo:




------------------------------
Il primo: 


Ci sono diverse opzioni per accaparrarsi una copia di uno o entrambi i miei libri:


  • è possibile acquistarla direttamente sul sito dell'editore Youcanprint
  • è possibile trovarla in alcune librerie, per esempio la Galleria del Libro a Civitavecchia e La Vita Nova a Tarquinia

In quest'ultimo caso avrete, oltre alla mia riconoscenza per aver scelto il metodo per me più remunerativo, un autografo con dedica personale. Un buon investimento per il vostro futuro, perché tra un 2-3000 anni, ne sono sicuro, potrà valere qualcosa...

E per chi preferisse l'ebook, ecco il link alla versione Kindle:
https://www.amazon.it/Carlo-Enrico-Peris/e/B078KNDPGB/ref=dp_byline_cont_ebooks_1

La storia dei miei libri:

Per il primo ho avuto una buona scusa: Duna aveva bisogno di un nuovo fiocco terzarolabile, il vecchio mi si era sbriciolato tra le mani mentre lo riponevo per l'inverno. Ora sta lentamente trasformandosi in teli protettivi per oblò e osteriggi, mentre il nuovo ha finito da poco la sua prima stagione in Egeo. 
Il libro è autoprodotto e autopromosso. Inizialmente in prevendita con una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, è stato pubblicato e messo in commercio nel marzo 2016.
Si tratta di una raccolta di racconti, circa trenta, di cui un terzo inediti. Gli altri, già presenti qui sul blog, sono stati rivisti e adattati. Ogni pezzo, poi, è stato arricchito da un'introduzione che funge da filo conduttore attraverso tutto il libro. Infine, ho scelto di aggiungere un breve glossario che, spiegando in maniera non troppo seriosa i termini marinari più astrusi, possa teoricamente permettere la fruizione del libro anche a chi di mare e vela non si è mai interessato.


Il secondo è arrivato da solo, senza più bisogno di una scusa. Narra della stagione 2016, in Egeo, passata in compagnia di tanti conavigatori che, spesso, compaiono nelle storie narrate.
Lo spirito è sempre lo stesso del primo libro: raccontare le piccole avventure quotidiane, i piccoli stupori, le gioie e i fastidi del mio modo di andare per mare. Gli aspetti più seri sono quelli descritti in maniera buffa. Gli aspetti buffi, invece, possono essere presi sul serio.
 
Il terzo è un diario scritto a quattro mani durante il viaggio dall'Italia alla Turchia fatto nell'aprile di questo anno. Ispirato, per gioco, ai "Diari di Adamo ed Eva" di Mark Twain, ha acquisito durante i venti giorni e i 5600 Km una dimensione propria. Ironico, come voleva essere all'inizio, ma non demenziale, come all'inizio temevamo potesse rivelarsi, è stato riveduto, corretto e ampliato in banchina a Kas, alla fine della stagione di navigazione.

Il ricavato delle vendite verrà inghiottito, come sempre, dal pozzo senza fondo chiamato "manutenzione ordinaria" della Duna. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Improbabilità infinita

La Heart of Gold si stava avvicinando al punto cruciale del suo viaggio interstellare. Di lì a pochi minuti sarebbe stata risucchiata dalla forza di gravità e sparata a tutta velocità attraverso il canale centrale della nebulosa fino allo spazio libero, vuoto e sicuro che la separava dalla sua destinazione finale. Aveva poco tempo, perché il flusso gravitazionale, ora favorevole, si sarebbe invertito in meno di un’ora. Ai comandi, Arthur scrutava con attenzione le orbite degli asteroidi più vicini, quando Trillian esclamò proccupata: “C’è un oggetto in rapido avvicinamento dietro di noi”. Il computer anticipò le loro intenzioni proiettando sullo schermo principale l’immagine di un’astronave tozza, sgraziata, grigia. “Arthur: è un’astronave Vogon!” “Sì, ma non stanno certo cercando noi...” “Invece si avvicinano, mi sembra facciano segnali…” “Stanno aprendo un portello… Dio quanto sono brutti!” “Cosa vorranno? Non recitarci una poesia, spero” “Se dovessero solo minacciarlo,

Intermezzo tecnico

"Il tuo fiocco piccolo andrà benissimo per quando Lui arriverà",  mi diceva premuroso Nicola. "Ti invidio la tua trinchetta", la gentile Francesca. E noi con il fiocco piccolo e due mani alla randa, ancora spaventati per la sventolata presa tra capo e collo a Kea, ad aspettare Lui. Vedendo gli altri intorno a me veleggiare incuranti con tutta la tela a riva, sorridevo tra me e me, li consideravo stolti, celando l'invidia segreta per le loro vele avvolgibili - il garroccio è una scelta di vita di cui andare orgoglioso, soprattutto quando i soldi per il rollafiocco non li hai - finendo in entrambi i casi col compatirli perché prima o poi sarebbe arrivato Lui, e avrebbe fatto piazza pulita di tutti coloro che Gli mancavano di rispetto prendendola con tanta allegria. Quanto ero serio, io, e quanto mi sentivo figo con il mio fazzoletto ingarrocciato, che mi spingeva a quattro nodi quando il vento sparava la schiuma via dalle onde e mi costringeva a smotorare q

Guido io vorrei

Tranquil Bay, una sera di settembre. Per tutto il giorno ho consultato siti meteo, divaricato compassi su carte nautiche stampate in casa, scritto a matita note su miglia, gradi bussola, ore di partenze e relativi arrivi. Sto rientrando in Italia, e il maltempo unito alla vastità dello Ionio mi tengono in ansia, talmente in ansia che si fa strada in me l'ipotesi, suffragata e anzi giustificata dalle previsioni ad oggi disponibili, di tagliare direttamente da Paxos allo Stretto di Messina senza nessuna tappa intermedia. Tanto per togliermi il dente e passare oltre.  Ora, sgomberato in parte il tavolo della dinette, mi dedico al problema alimentazione. La cena prevede frittata di zucchine e torta locale all'arancio, annaffiati da vino rosso della cooperativa Robola di Cefalonia. Soffriggo le zucchine con uno spicchio d'aglio, sbatto due uova con un po' di latte, aggiungo un cucchiaio di yogurt e, all'ultimo momento, colto da ispirazione, sostituisco il parm