Stamattina l'albergatore ci intrattiene, affabile. In realtà, scopriamo presto, ha intenzione di intortarci per venderci le creazioni artigianali di sua nipote, sedicente artista, che chiusa nello scantinato sotto la pensione macchia stoffe di cotone a suo dire fatte a mano con dei timbri da lei intagliati intinti in un inchiostro naturale che lei compra, immagino, in ferramenta. Ci caschiamo. L'albergatore, pur coi suoi secondi fini, è davvero un gran mattatore e, saputo che stiamo andando a Kas, oltre a commentare qualcosa a metà tra il "Un piccolo villaggio" e "State davvero andando in culo a dio", ci suggerisce un paio di luoghi da visitare. Priene, il primo. Mai sentito. Voi? Dovremmo sbrigarci ad arrivare a Kas, lo ammetto: è tardi e abbiamo parecchi lavori da fare per preparare Duna alla nuova stagione. Tuttavia, visto che lo abbiamo fatto per le tovaglie stampate a mano della nipote, non possiamo esimerci dal cedere anche alla nostra momentanea