La quarantena ci ha colti nel sonno, ancora storditi dal jet lag del ritorno da Cuba. Senza neanche ce ne rendessimo conto siamo rimasti bloccati in Italia, a Pomezia, e abbiamo visto dalla finestra i giorni allungarsi e, durante la nostra ora d'aria quotidiana, il clima farsi più mite. Siamo stati relativamente fortunati quando, prendendo l'occasione di un incarico da geologo marino - rimango ancora attaccato alla mia vecchia vita, dopotutto - abbiamo potuto trasferire la nostra prigionia a Santa Marinella, in un appartamentino orfano di AirBnB con balcone vista mare. Un surrogato decente del pozzetto della Duna, visti i tempi. Del viaggio a Cuba stesso avevamo un diario - lo abbiamo ancora in realtà - che la cattività ponetina non ci ha stimolati a sistemare. Poi è arrivato il lavoro, e ho rimandato. Ora sto organizzando la fuga, e non so se farò in tempo a raccontare qualcosa prima della nostra fin troppo rimandata partenza. Ci proverò, confidando che qualcuno possa t...