Io e MaLa dormiamo, in teoria, nella cuccetta di prua. Trattasi di una tomba a pozzo di forma triangolare, profonda quanto basta a non arrivare alle maniglie dell'osterigio quando sei sdraiato, ma a colpirle con il cranio non appena provi a sollevarti sulle ginocchia per uscire, con un giaciglio centrale abbozzato nella pietra contornato da ripiani ove può trovare posto un modesto corredo qualora esso sia composto solo da bende eventualmente intrise in uguenti contro il mal di schiena. Perché ce l'avrai, il mal di schiena, domattina. Io e MaLa, dopo una prima notte infernale, abbiamo stabilito a maggioranza assoluta che sarà meglio dormire in dinette. Questo comporta smontare il tavolo centrale, aspostarne a forza le gambe in alluminio e inzepparne altre, sempre in alluminio, tagliate sapientemente di una misura tale da lasciare tra il tavolo stesso e i divani circostanti un gradino alto il giusto per spostare la vertebra di colui che si addormenti di traverso senza però rec