Sono almeno cinque giorni che le previsioni, costanti e regolari, preannunciano per oggi l’arrivo di forte meltemi. Mentre io e altri venti deficienti siamo arrivati in porto per tempo, e siamo qui da ieri, tu arrivi oggi, anzi, oggi in serata, perché non potevi certo perdere uno dei tuoi preziosi giorni di noleggio fermo in banchina.
Già il porto non è il massimo, si balla anche da questa parte, ma oltretutto - ovviamente - i posti migliori sono ormai andati da tempo: anche così però tu scegli il peggiore, nel porto peggiore dell’isola peggiore, con questo vento che già si sapeva sarebbe arrivato.
Già il porto non è il massimo, si balla anche da questa parte, ma oltretutto - ovviamente - i posti migliori sono ormai andati da tempo: anche così però tu scegli il peggiore, nel porto peggiore dell’isola peggiore, con questo vento che già si sapeva sarebbe arrivato.
Arrivi, scrivevo, e ti metti sopravento centrale al molo, cali l’ancora a cazzo e vieni in banchina ululando ordini misteriori e contraddittori. I tuoi clienti/amici/equipaggio o chiunque essi siano, li mandi tutti a terra a fare spesa, in modo che quando l’ancora speda, perché ti ricordo che l’hai messa a cazzo e nonostante il vento al mascone non te ne sei curato, non hai nessuno che ti aiuti. E hai noleggiato una barca troppo grande per poter fare da solo, qui in Egeo, con venticinque nodi (preannunciati da giorni) al traverso su un molo sopravento di un porto che già con 15 nodi da ovest io potendo scegliere eviterei. Quindi, disancorato, ti spiaggi clamorosamente e rumorosamente sulla barca sottovento. Non contento, quando finalmente qualcuno dei tuoi torna a darti una mano, gli fai mollare la cima sbagliata e ti ritrovi col bimini incastrato sul bompresso del tuo vicino. Circo con acrobati e animali esotici per liberarti: rompi tutto, esci fuori a malapena, tiri su l’ancora zigzagando sulle catene e le bestemmie altrui, cerchi di infilarti nei posti riservati ai pescatori, ti fai cacciare. Il tutto ululando ordini misteriori e contraddittori.
Ed ecco che tua moglie, che ti sei dimenticato a terra nella fretta di scappare, si rende conto che tutto il molo commenta la tua persona definendoti nella babele linguistica che lo caratterizza un incompetente. E allora si inalbera e ti difende, urlando indignata che sono venti anni che girate per la Grecia e significherà pure qualcosa (perché la competenza è come i bollini della CONAD, completata la tessera punti te la danno come premio fedeltà) e che non è colpa tua se c’è vento e se l’ancora non ha tenuto e se non avevi equipaggio sufficiente e se la barca è troppo grossa e se hai ritirato prima la cima sopravento schiantandoti sul tuo vicino sottovento il cui unico torto è stato quello di essere arrivato lì prima di te o forse di esistere tuo malgrado.
E di chi cazzo dovrebbe essere la colpa, di Roberto***?
Ed ecco che tua moglie, che ti sei dimenticato a terra nella fretta di scappare, si rende conto che tutto il molo commenta la tua persona definendoti nella babele linguistica che lo caratterizza un incompetente. E allora si inalbera e ti difende, urlando indignata che sono venti anni che girate per la Grecia e significherà pure qualcosa (perché la competenza è come i bollini della CONAD, completata la tessera punti te la danno come premio fedeltà) e che non è colpa tua se c’è vento e se l’ancora non ha tenuto e se non avevi equipaggio sufficiente e se la barca è troppo grossa e se hai ritirato prima la cima sopravento schiantandoti sul tuo vicino sottovento il cui unico torto è stato quello di essere arrivato lì prima di te o forse di esistere tuo malgrado.
E di chi cazzo dovrebbe essere la colpa, di Roberto***?
***Quella di Roberto è un’altra storia. Basterà sapere che quando lui è presente - e a volte anche in sua assenza - c’è chi giura sia sempre e tutta colpa sua.
Ps: la foto è di un altro giorno, e di un altro episodio. Da queste parti ci sono spettacoli circensi h24.
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