Per quanto possa sembrare incredibile anche questo inverno è destinato a finire. Di più: nonostante ogni ad oggi apparente prova contraria, anche il 2018 avrà una estate.
Quanto essa sia piacevole, allegra, interessante, coinvolgente, dipende tuttavia in massima parte da noi. La Natura, nella fattispecie quel delicato e improbabile meccanismo che costringe il nostro pianetino a ruotare intorno a una anonima stella di periferia in quella maniera un po' sbilenca che dà origine al cambio delle stagioni, in questo c'entra poco.
Metterà a nostra disposizione lunghe e luminose giornate, le condirà con venti probabilmente da nord - stiamo parlando sempre del mare Egeo, regno estivo del Meltemi - e proverà a tenere lontane nubi e pioggia per qualche mese. Il resto però, lo ripeto, sta a noi.
Come d'uso da qualche anno a oggi, Duna entrerà in acqua con la sua carena nuova nel mese di maggio. Da Poros, nel Saronicos, ho intenzione di lasciarmi guidare dal volere del vento e, nel caso esso sia mite, scendere alle Cicladi e godermele prima dell'estate piena. Nel caso invece il Meltemi sia particolamente in anticipo, rimanere tra Hydra, Navplio e Momenvasia, per un mesetto o giù di lì.
L'idea generale è quella poi di ripercorrere e approfondire il giro del 2017, salendo fino alle Sporadi settentrionali - dove mi manca da esplorare il golfo di Volos - per poi attraversare verso est fino a quelle orientali; con o senza una puntata verso Thasos e Samotraki.
La meta successiva sarà il Dodecaneso, scendendo via via verso sud nel letto del vento, fino ad arrivare a fine stagione dalle parti, forse, di Rodi.
Infine, tra settembre e ottobre, riporterò pian piano Duna verso il suo riparo invernale, presumibilmente passando di nuovo attraverso le Cicladi o, chi sa, lungo la costa nord di Creta.
Anche quest'anno ospiterò amici e conoscenti con la formula della conavigazione. E anche quest'anno saranno loro che mi aiuteranno con le loro richieste a costruire via via le tappe da fare e i tempi degli spostamenti.
Gli aeroporti internazionali attorno ai quali transiterò sono, in ordine grossomodo temporale:
- Atene
- Mikonos
- Skiathos
- Limnos
- Samos
- Kos
- Rodi
Ma i traghetti possono permettervi di salire a bordo pressoché in qualsiasi isola e in qualsiasi momento.
Ad oggi ho la mia idea, un primo abbozzo di rotta e una telefonata di Roberto, con cui ho conavigato dieci giorni un paio di anni fa, che recita più o meno "Vengo dopo ferragosto, siamo almeno due, forse quattro. Sei libero? Dove sei sei, ti raggiungo."
Sì, sono libero, gli ho risposto. Ti aspetto, dove sono sono, o appena un po' più in là.
Aspetto anche voi. Scrivetemi, o telefonatemi, e raccontatemi dove e quando vorreste salire a bordo.
Buon vento....... e chissa' che non ci si incontri
RispondiElimina"dal Diario di bordo di Habibti"
Quest'anno continuera' il nostro viaggio verso Oriente. L'intenzione e' di lasciare Corfù, dove Habibti sta trascorrendo l'inverno, agli inizi di marzo. Scendere verso le altre isole della Grecia ionica e, dopo aver percorso il Golfo di Patrasso e attraversato lo stretto di Corinto, lasciare la barca all'Olympic Marina a sud di Atene. Tra fine aprile e gli inizi di maggio, prima dell'arrivo della stagione in cui rinforza il Meltemi, vorremmo fare un giro nelle Cicladi possibilmente fino a raggiungere Amorgos, secondo le condizioni del mare e del vento. In luglio sara' la volta delle Saroniche e di qualche localita' del Peloponneso. Verso la metà di settembre, appena il Meltemi si calmera' un poco, intenderemmo risalire l'Eubea, visitare le Sporadi ed eventualmente lasciare la barca per qualche settimana a Porto Carras nella penisola Calcidica. Infine, ai primi di novembre, attraversando i Dardanelli e il Mar di Marmara raggiungere Istanbul. Un programma interessante, sempre soggetto ai voleri di Eolo e agli impegni di lavoro.