Passa ai contenuti principali

Buone notizie: la Terra non è piatta

Il sole sta tornando lentamente a illuminare il mondo, il che è una buona notizia. Per quanto riguarda il riscaldarlo, però, c'è da aspettare ancora qualche mese.
L'inverno... stagione di riposo, di riflessione, di quiescienza. Di lento progettare le nuove avventure per la prossima, nuova di zecca, estate. Che si avvicina, sì, ma è ancora un miraggio appena sopra l'orizzonte.
Fortunatamente la Terra, l'ho studiato all'università, è sferica. Il che significa - tra l'altro - che mentre qui fa freddo ci sono altre aree del globo terracqueo in cui il clima è più gentile. In cui è, con estrema semplificazione, estate.
Quindi, forte della miei antichi studi di geografia astronomica, posso affermare con una certa sicurezza che attorno ai 22° di latitudine nord si sta meglio che a Pomezia. Tale è la mia sicurezza (che sfiora - mi scuso con i più delicati - l'arroganza), che ho prenotato un volo aereo per quelle latitudini, e addirittura noleggiato un catamarano: quest'anno scommetto su Cuba.
Ricorderete forse le mie impressioni sul Caribe dello scorso anno. Riassumendole: bellissime cartoline 2D. Posti meravigliosi in cui ci si sente, però, turisti e spettatori, al di qua di un cristallo trasparente che ci separa infallibilmente dagli isolani. Per questioni di ricchezza - riferito a me questo termine fa ridere, ma tutto è relativo, ai Caraibi più che mai - ma anche di storia e di cultura.
Io di storia non sono certo un esperto, e le mie conoscenze di antropologia culturale sono assai scarne. Quel che posso affermare è che ho percepito un netto distacco. E ne ho provato disagio.
Cuba, diversamente, ha una storia potente. Ha un carattere forte. Un cubano è un Cubano - e anzi qualcuno sostiene che lo sia anche un po' troppo. Ed è un'isola grande, certo non ricca di denaro, maltrattata come è da decenni di crudele embargo, ma sicuramente di paesaggi, di passato e, grazie a loro, ai cubani appunto, anche di futuro.
E anche qui, cosa che non guasta, mi aspetto di trovare spiagge da cartolina. Barriere coralline e palme da cocco. Sabbia bianca e pesci tropicali. Caldo, sole, aragoste, rum; mare.
Per concludere: dal 15 febbraio al 29, in due turni da una settimana, partiremo in catamarano da Cienfuegos per l'arcipelago de Los Canarreos. Abbiamo già degli amici a bordo, ma c'è ancora posto.

Commenti

Post popolari in questo blog

Improbabilità infinita

La Heart of Gold si stava avvicinando al punto cruciale del suo viaggio interstellare. Di lì a pochi minuti sarebbe stata risucchiata dalla forza di gravità e sparata a tutta velocità attraverso il canale centrale della nebulosa fino allo spazio libero, vuoto e sicuro che la separava dalla sua destinazione finale. Aveva poco tempo, perché il flusso gravitazionale, ora favorevole, si sarebbe invertito in meno di un’ora. Ai comandi, Arthur scrutava con attenzione le orbite degli asteroidi più vicini, quando Trillian esclamò proccupata: “C’è un oggetto in rapido avvicinamento dietro di noi”. Il computer anticipò le loro intenzioni proiettando sullo schermo principale l’immagine di un’astronave tozza, sgraziata, grigia. “Arthur: è un’astronave Vogon!” “Sì, ma non stanno certo cercando noi...” “Invece si avvicinano, mi sembra facciano segnali…” “Stanno aprendo un portello… Dio quanto sono brutti!” “Cosa vorranno? Non recitarci una poesia, spero” “Se dovessero solo minacciarlo,

Intermezzo tecnico

"Il tuo fiocco piccolo andrà benissimo per quando Lui arriverà",  mi diceva premuroso Nicola. "Ti invidio la tua trinchetta", la gentile Francesca. E noi con il fiocco piccolo e due mani alla randa, ancora spaventati per la sventolata presa tra capo e collo a Kea, ad aspettare Lui. Vedendo gli altri intorno a me veleggiare incuranti con tutta la tela a riva, sorridevo tra me e me, li consideravo stolti, celando l'invidia segreta per le loro vele avvolgibili - il garroccio è una scelta di vita di cui andare orgoglioso, soprattutto quando i soldi per il rollafiocco non li hai - finendo in entrambi i casi col compatirli perché prima o poi sarebbe arrivato Lui, e avrebbe fatto piazza pulita di tutti coloro che Gli mancavano di rispetto prendendola con tanta allegria. Quanto ero serio, io, e quanto mi sentivo figo con il mio fazzoletto ingarrocciato, che mi spingeva a quattro nodi quando il vento sparava la schiuma via dalle onde e mi costringeva a smotorare q

Guido io vorrei

Tranquil Bay, una sera di settembre. Per tutto il giorno ho consultato siti meteo, divaricato compassi su carte nautiche stampate in casa, scritto a matita note su miglia, gradi bussola, ore di partenze e relativi arrivi. Sto rientrando in Italia, e il maltempo unito alla vastità dello Ionio mi tengono in ansia, talmente in ansia che si fa strada in me l'ipotesi, suffragata e anzi giustificata dalle previsioni ad oggi disponibili, di tagliare direttamente da Paxos allo Stretto di Messina senza nessuna tappa intermedia. Tanto per togliermi il dente e passare oltre.  Ora, sgomberato in parte il tavolo della dinette, mi dedico al problema alimentazione. La cena prevede frittata di zucchine e torta locale all'arancio, annaffiati da vino rosso della cooperativa Robola di Cefalonia. Soffriggo le zucchine con uno spicchio d'aglio, sbatto due uova con un po' di latte, aggiungo un cucchiaio di yogurt e, all'ultimo momento, colto da ispirazione, sostituisco il parm