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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

La ragione per cui

Quindici giorni fa, a Milo.  Vento da sud ovest, e io sono imbucato nell'angolo dietro al molo traghetti, a ridosso di un mega yacht a motore. L'idea era fare rifornimento di gasolio, acqua e viveri per poi scendere giù di corsa verso Malea e il Peloponneso, ma Poseidone sembra avere qualcosa in contrario, almeno a giudicare dalla quantità di nubi e pioggia e lampi che quotidianamente manda su ad avvertirmi. "Nun t'azzarda'", sembra dirmi. E io non mi azzardo. La stagione è tarda, è autunno ormai e le perturbazioni impazzano su tutto il Mediterraneo prendendo energia dal mare caldo. In nord Africa, poi, le basse pressioni si creano a ripetizione. Da lì si staccano e salgono in Egeo. Fino a poche ore prima non è dato sapere se si faranno piccole e violente per passare a Nord di Creta e risalire le Cicladi fino al Saronicos o se porteranno i loro venti a Sud, fino forse in Dodecaneso. Meteo "variabile", un classico autunnale, ma finché non c

Il Charterista

Ieri sveglia all'alba, che ormai a ottobre son le sette, il vento fischia tra le manovre e schiaffeggia le murate. Le previsioni danno un F5, fuori, e anche se da queste parti di solito il numero 5 è solo la media aritmetica tra 3 e 7, ho già deciso di salire oggi fino a Egina. Ho fretta di concludere il viaggio e, soprattutto, ho piena fiducia nella Duna. E poi ho visto di peggio, e avendolo visto, ormai, so che oggi sarà giornata scomoda, salata, veloce, ma nulla più. Dalla faccia che fa la coppia di charteristi accanto a me, nel vedermi preparare le vele (prendo da subito i terzaroli alla randa e al fiocco), tirare via l'àncora e avviarmi fischiettando tra la schiumetta bassa e nervosa delle raffiche, intuisco che per loro, invece, il peggio è questo. Lo ammetto, mi sento figo per quasi cinque minuti: concedetemelo almeno a fine stagione. Partito da Sounio alle 9, alle 15.30 dopo una rotta a semicerchio faccio il mio ingresso nel porto di Egina. Pieno. I